Quando durante i pomeriggi estivi di 15/16 anni fa – non è tanto lo so, ma non sono nemmeno così vecchio – organizzavo le partite con i Lego in terrazza da mia nonna, desideravo con tutto me stesso non essere disturbato. Era vietato: annaffiare i fiori, muovere il tendone, stendere o semplicemente cambiare aria in casa. Mia nonna puntualmente faceva queste azioni, anche se con intervalli di ore. Io mi lamentavo e lei ripeteva sempre “come mi muovo faccio qualcosa di sbagliato” quasi affranta e spesso dispiaciuta. Una volta provò con un gesso a farmi il rettangolo da gioco. Ma non ho approvato. Poi mi ha creato una sorta di curva per i tifosi, ma io già all’epoca non apprezzavo il tifo composto e borghese, facevo di quelle invasioni di campo (…)