Quei discorsi surreali

Tra le cose più surreali di questi anni, che ci sono capitate e per cui siamo sinceramente tutti colpevoli, c’è questa tremenda immondizia delle playlist. Un progetto che viene definito per caratteristiche a seconda della playlist di riferimento. “Ciao sono uno che lavora nella musica e ti sto per dire che il tuo progetto è molto NOME PLAYLIST X” – “Ciao, sono uno che vuole farti fare carriera nella musica (povero illuso) e il tuo progetto potrebbe finire in NOME PLAYLIST” – corsi e sangue amarissimo per questa rincorsa. Produttori che fanno le chitarre come NOME PLAYLIST o le batterie come NOME PLAYLIST. Insomma, che tu possa lavorare ad altissimi livelli ed essere un grandissimo professionista o un semplice discografico indipendente che nella vita di tutti i giorni è Bruce Wayne al confronto di Batman, ci sei capitato in questi discorsi surreali. E forse sei stato consapevole e hai detto: beh, hanno ragione. Ecco, il vento per fortuna sta cambiando o almeno cambierà, noi oltre a fare una sana autocritica abbiamo scelto di rispondere a colpi di progetti Italiani (cioè nati o cresciuti in Italia) con la vista per l’estero o meglio, per il mondo. Una sorta di risposta come credo a tutti i discorsi da quattro soldi sul valore dell’identità artistica, troppe volte messa in discussione da parametri che non rispettano la realtà della civiltà che dovrebbe (usiamo il condizionale) circondarci. Quindi, anche e soprattutto per questo, adesso tuffatevi in questa mega raccolta e tirate fuori tutta l’energia del mondo per spingere qualche tasto di riproduzione. Magari ci darete ragione, magari no, magari ci consigliate qualcosa che non conosciamo.

Westfalia – BORAZZO CVLT#12

È così raro trovare un gruppo di persone che sa suonare bene insieme, per giunta all’interno di un genere che troppo spesso viene lasciato ai margini perchè lontano dalle classifiche. Eppure i Westfalia sono dei lupi di mare e sono perfettamente consapevoli della grande occasione che nel 2021 potrà portarli in giro per la penisola ma si spera non solo, questo è un progetto affascinante anche a orecchie estere, più sensibili forse, ma non importa, ci sentiamo fra qualche mese dopo averli sentiti suonare, almeno loro, per davvero (e bene).

IL BORAZZO CVLT PREVEDE CHE OGNI ARTISTA SI METTA IN CONSOLLE E FACCIA GIRARE 30 MINUTI DI MUSICA IN PODCAST DA ASCOLTARE QUI SOTTO, ED È SOLAMENTE UNA QUESTIONE DI BUON GUSTO.

L’avventura dei Westfalia comincia nei locali del centro di Bologna, dove si incontrano David Paulis, Jacopo Moschetto, Vincenzo Destradis, cresciuti a jazz e funk. I tre musicisti sviluppano una nuova visione attraverso diversi esperimenti fino a raggiungere la formazione definitiva con l’ingresso del batterista Enrico Truzzi. I neonati Westfalia si esibiscono in diversi locali, tra cui il Binario69 di Bologna, L’Utopiko di Firenze e La Polveriera di Reggio Emilia, sviluppano progressivamente uno stile sempre più personale. La loro prima live session contiene riarrangiamenti del repertorio internazionale ed un primo originale, a cui ne seguiranno diversi altri, in lingua inglese ed italiana, intrisi di quelle sonorità R&B ed Hip Hop che contraddistinguono il sound del gruppo.


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