Franek Windy è un poeta del popolo: il suo popolo è quello di un borgo della bassa modenese, San Felice sul Panaro. Essendo poeta del popolo in musica la sua lingua sarà quella del popolo: rozzissima. O si trova del fascino in questo o non si può trovare del fascino in Franek, che altro non riserva. Chiarendo: egli ha recitato per i suoi primi 26 anni di vita il ruolo dell’adolescente che ha passato l’età adolescenziale (o linea d’ombra) la quale tuttavia rimane la caratteristica peculiare del suo dibattersi tra il rispetto di un vecchio o normale (i contadini emiliani, gli operai metalmeccanici, il matrimonio, le partite a carte e a calcio) e la curiosità-stima per un nuovo o eccezionale (il rock, cosa aliena alla tradizione e dell’Italia e della pianura padana, con la conseguente vita da rocker). Passando oltre la biografia non formale e assolutamente coerente con la persona che abbiamo di fronte, “da qui esce un suono bellissimo” è il disco d’esordio fatto di 7 tracce che sono ancora punk però pure pronte per riempire gli stadi, creando uno spettacolo trasversale come pochi nel panorama musicale mondiale. Uscirà in settimana o tra circa 23 giorni, ci sarà un video e sicuramente queste canzoni diventeranno l’ultima frontiera dell’avanguardia, capaci di essere colonna sonora del nostro film di Natale preferito. Questo progetto musicale ha il dovere di portarci il primo disco d’oro in ufficio.

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