Come te la racconta una scena musica senza nostalgia?

Una delle cose più terrificanti nella narrativa quotidiana è la nostalgia. L’ essere umano è bombardato da input di ogni genere e in maniera spesso inconsapevole tende a preferire tutto quello che è appena trascorso. Anche quando ci divertiamo nell’arco di uno spazio temporale, appena terminato, i giorni successivi ripenseremo a quanto ci siamo divertiti con quel vigore nostalgico. Più in generale questa caratteristica, figlia dei tempi, riguarda qualunque argomento: politica, sport, rapporti personali e musica. In maniera più sincera, capita spesso di raccontarsi che ormai un qualcosa è finito e bisogna guardare avanti considerando che il meglio è passato. Fateci caso, la colpa non è altro che della comunicazione che ci fa sembrare più vecchi appena terminata la lettura di questo scritto.

Quai Du Noise – BORAZZO CVLT#6

La cosa più affascinante di questo genere di progetti non è la coerenza o l’integralismo che porta allo sviluppo di un percorso musicale, bensì la capacità di ricerca. Questo forse deve essere il parametro più semplice per raggiungere il maggior numero di addetti ai lavori e pubblico; perchè Quai Du Noise ha un fascino particolare e in questi anni a distanza, frutto delle esperienze e perchè no dei paesaggi, è cambiato o per meglio dire è mutato ma non per questo ha mai perso la propria natura. E alla fine non restare mai fermi è forse la priorità per sentirsi vivi ma tutto sommato, non abbiamo nulla da insegnare a questi ragazzi, che nel silenzio di una nicchia musicale che vede troppo spesso protagonismi da social network, hanno sempre mantenuto una coerenza sì, ma nel non eccedere mai in facili produzioni figlie del trend, che magari funzionano da Milano Porta Venezia a Milano Piazzale Loreto. Poca roba quella, molta roba questa.

IL BORAZZO CVLT PREVEDE CHE OGNI ARTISTA SI METTA IN CONSOLLE E FACCIA GIRARE 30 MINUTI DI MUSICA IN PODCAST DA ASCOLTARE QUI SOTTO, ED È SOLAMENTE UNA QUESTIONE DI BUON GUSTO.

Quai Du Noise è un duo di matrice elettronica nato nel 2014 e composto da Matteo e Pale. Attualmente il duo è di base tra Bologna e Rotterdam. Il progetto Quai du Noise nasce dall’esigenza di modellare un nuovo corpo sonoro che rispecchi le individualità e sensibilità artistiche dei due componenti. Il “Quai” rappresenta dunque quel luogo metaforico di approdo e di scoperta in cui flussi elettrici ed emozionali trovano compimento. Quai Du Noise è un tentativo di sintesi e ricerca che spazia dalla musica ambient alla glitch, dal post rock alla techno, in una commistione unica di generi e di influenze.

Bologna suona ancora.

Ricercare, osservare, ascoltare, sostenere. Questi sembrano i principi fondamentali su cui è fondato quel sottosuolo musicale Bolognese in grado di rapire tutti gli addetti ai lavori e creare una coscienza nel movimento di persone che si mette in gioco a servizio di un percorso che potrà, un giorno, portare i suoi frutti ma in realtà non è così indispensabile. 


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